Di Michael Hoffman[1]
Dan Kosky ha scritto la seguente negazione dell’olocausto israeliano a Gaza sull’inglese Guardian (16 Settembre 2009) senza paura di essere perseguito per negazionismo dell’Olocausto:
“Goldstone[2] è parimenti evasivo sull’inattendibilità dei testimoni-chiave. Come il diluvio delle pubblicazioni delle organizzazioni non governative subito dopo lo scoppio del conflitto (in particolare quelle di Human Rights Watch, del cui direttivo Goldstone era membro) la cosiddetta indagine di Goldstone si basa in gran parte sui“testimoni oculari” di Gaza…Alla luce di testimoni così deboli, i consigli di Goldstone risultano particolarmente sinistri”.
Kosky può dire questo, sulle testimonianze dei palestinesi, con impunità. Nella maggior parte dei paesi europei nessuno può dire altrettanto sulle “testimonianze oculari” ebraiche della seconda guerra mondiale.
I critici ebrei delle testimonianze palestinesi sui crimini di guerra degli israeliani sono immuni.
I critici non ebrei delle testimonianze ebraiche sui crimini di guerra dei tedeschi sono dei “fanatici, faziosi e razzisti”, soggetti ad ammende, al carcere, all’infamia e al licenziamento.
Viviamo davvero in un’era talmudica, nella quale la demonizzazione riservata dall’Halacha[3] ai non ebrei è pienamente realizzata nel mondo occidentale.
Hoffman è l’autore della classica opera di riferimento sul giudaismo: Judaism Discovered[4]
[1] Tradotto dal suo blog: http://revisionistreview.blogspot.com/2009/09/eyewitness-gaza-holocaust-testimony.html
[2] http://revisionistreview.blogspot.com/2009/09/justice-richard-goldstone-israeli-war.html
[3] Il termine Halacha definisce il complesso delle norme codificate della legge ebraica e deriva dalla codificazione delle regole del Talmud (nota del traduttore).
[4] http://www.revisionisthistory.org/page1/news.html
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