L’ironia del nuovo direttore del sito, Peter Hartung, ha suscitato le ire dei legali di Jeremy Jones, vice-presidente dell’Executive Council of Australian Jewry (Consiglio Esecutivo della comunità ebraica australiana), che hanno chiesto al tribunale federale di perseguire l’Adelaide Institute e Peter Hartung per disprezzo della corte. Il giudice ha detto che esaminerà la questione (http://www.abc.net.au/news/stories/2009/05/28/2583335.htm ).
Ricordiamo che Töben (foto) è stato condannato due settimane fa per aver infranto gli ordini del tribunale che gli imponevano di rimuovere dal sito tutto il materiale giudicato “offensivo” dagli ebrei (il che, equivaleva alla chiusura del sito).
Da notare il commento finale dell’Adelaide Institute: l’imputato si prepara a scontare i tre mesi di prigione perché i suoi avversari hanno visto sconfitti i propri argomenti e si appellano all’”offesa dei sentimenti”. Töben “ha resistito con successo allo stupro mentale ed è fuggito dalla prigione concettuale in cui volevano ingabbiare la sua mente: E’ una grande vittoria per la libertà di espressione in Australia”.
jewish. una parola che da qualche tempo in qua mi mette ansia…
discriminazione religiosa = antisemitismo!
andrea, non perdi mai una buona occasione per stare zitto!
discriminazione religiosa = antisemitismo? e perchè mai? il "semitismo" come dici tu, è forse una religione? non ha senso.
i discriminati (dai media moderni)oggi sono più di tutti i cattolici, mentre i "sionisti" sono con il vento in poppa: tutti i potenti della terra si piegano dinnanzi a loro …
sono proprio "i principi di questo mondo" in tutti i sensi, anche quelli più oscuri e profondi …
ma non prevarranno, sta scritto!
[FRED]