Il giudice, Bruce Lander, ha accordato al condannato una dilazione della pena di 14 giorni, da un lato per permettergli di fare appello e dall’altro perché, ha detto il giudice, “non vorrei che Töben andasse in prigione se c’è stato un errore nelle ragioni che ho esposto” (http://www.news.com.au/adelaidenow/story/0,22606,25473670-5006301,00.html ).
Da parte sua, uscendo dal tribunale, Töben ha dichiarato di essere pronto ad andare in prigione: “Sono preparato a sacrificare i miei comfort fisici per difendere la libertà di espressione. L’essenza di questo caso giudiziario è la salvaguardia della libertà di espressione” (http://www.abc.net.au/news/stories/2009/05/13/2569170.htm ).
Ha anche aggiunto: “Chiunque esprime un’opinione non dovrebbe essere ridotto al silenzio perché qualcun altro si offende. Le mie opinioni sono state criminalizzate. Come posso rimpiangere di aver fatto qualcosa in buona fede?”.
Il suo nemico Jones ha dichiarato che si sarebbe sorpreso se la pena fosse stata più lieve di una condanna al carcere: “L’importanza di tutto ciò è che fa sapere alle persone che facciamo sul serio, che questo non è un gioco o una sorta di esercizio intellettuale” (http://jta.org/news/article/2009/05/13/1005120/holocaust-revisionist-toben-sentenced-to-jail ).
Leave a comment