Di Hal G. P. Colebatch, 21 Aprile 2009[1]
Sembra che l’Inghilterra stia diventando il primo stato moderno dal totalitarismo soft. Essendo stato a suo tempo insegnante di scienze politiche e di diritto internazionale, non uso il termine “totalitarismo” a caso.
Non vi sono campi di concentramento o gulag ma c’è una polizia del pensiero con poteri senza precedenti per impartire il modo di pensare e per scovare l’eresia, e vi possono essere dure punizioni per i dissidenti.
Nikolai Bucharin sosteneva che uno dei compiti principali della rivoluzione bolscevica era quello di “cambiare la psicologia effettiva delle persone”. L’Inghilterra non è bolscevica, ma è in corso una campagna per cambiare la psicologia delle persone e creare un nuovo Homo britannicus senza neanche una foglia di fico per nasconderla.
Il governo sta portando avanti con determinazione una legislazione che criminalizzerà le battute politicamente scorrette, fino a una pena massima di sette anni di prigione. La Camera dei Lord ha cercato di inserire un emendamento in favore della libertà di parola, ma il Ministro della Giustizia Jack Straw lo ha eliminato. Era stato Straw a chiedere in precedenza una ridefinizione dell’”inglesità” e aveva suggerito che il “fardello globale dell’impero” era collegato alla violenza calcistica di “uomini bianchi razzisti e xenofobi”. Ha affermato che la “propensione inglese alla violenza” venne utilizzata per sottomettere l’Irlanda, la Scozia e il Galles e che gli inglesi come razza sono “potenzialmente molto aggressivi”.
Negli ultimi 10 anni ho raccolto articoli su molti esempi di punizioni draconiane, inclusi l’arresto e l’incriminazione di bambini, per reati d’opinione e offese contro la “correttezza” politica.
Il Presidente del Countryside Restoration Trust, e giornalista, Robin Page disse nel 2002 durante un raduno nel Glocestershire contro le leggi anti-caccia del governo: “Se tu sei una camionista lesbica con una gamba sola, musulmana, vegetaria a e nera, che ha chiesto asilo politico, voglio i tuoi stessi diritti”. Page venne arrestato, e dopo quattro mesi ricevette una lettera dove veniva detto che contro di lui non sarebbero state formulate accuse ma che “se avremo notizia di ulteriori prove nei suoi confronti, cercheremo di iniziare i procedimenti”. Ci sono voluti cinque anni per dimostrare le sua innocenza.
Page almeno era un adulto. Nel Settembre del 2006, un’alunna di 14 anni, Codie Stott, chiese all’insegnante se poteva stare con un altro gruppo per fare una ricerca scientifica perché tutte le bambine che stavano con lei parlavano solo Urdu. La prima risposta dell’insegnante, secondo la Stott, fu di sgridarla: “E’ razzista, sarai arrestata dalla polizia!”. Sconvolta e terrorizzata, l’alunna uscì fuori per calmarsi. L’insegnante chiamò la polizia e pochi giorni dopo, presumibilmente dopo che la burocrazia aveva valutato la questione, venne arrestata e portata ad una stazione di polizia, dove venne fotografata e le vennero prese le impronte. Secondo la mamma, venne messa in una cella vuota per 3 ore e mezza. Venne interrogata per presunta infrazione di una legge sul razzismo, e quindi rilasciata senza accuse. Si disse che la scuola stava esaminando ulteriori provvedimenti da prendere, non contro l’insegnante ma contro la Stott. A quel che si dice, il preside Anthony Edkins disse: “E’ stata fatta un’accusa seria riguardante un’osservazione di tipo razziale. Abbiamo l’obbiettivo di assicurare un atteggiamento premuroso e tollerante verso gli alunni di qualunque provenienza etnica e non tolleriamo nessuna forma di razzismo”.
Un bambino di 10 anni è stato arrestato e portato davanti a un giudice per aver presuntamente chiamato un altro bambino di 11 anni “Paki” e “bin Laden” durante una discussione nel cortile della scuola elementare (l’altro bambino lo aveva chiamato “Skunk” [farabutto] e “Teletubby”[2]). Quando arrivò in tribunale il caso era costato al contribuente 25.000 sterline. L’accusato era così angosciato che aveva smesso di andare a scuola. Il giudice, Jonathan Finestein, disse: “Siamo davvero arrivati al punto da perseguire bambini di 10 anni a causa della correttezza politica? Fuori di qui vi sono crimini importanti e la polizia non si scomoda a perseguirli. Tutto ciò è insensato”.
Finenstein venne aspramente attaccato dai capi del sindacato degli insegnanti, come in quei processi da caccia alle streghe dove chiunque parlasse in difesa dell’accusato o evidenziasse i punti deboli dell’accusa veniva immediatamente preso di mira in quanto strega e proposto per il rogo.
La polizia per i reati di “istigazione all’odio” ha indagato su Basil Brush, una volpe-fantoccio protagonista di un programma televisivo per bambini, che aveva scherzato sugli zingari. La BBC ha confessato che Basil Brush si era comportata in modo inappropriato e ha assicurato alla polizia che l’episodio sarabbe stato eliminato.
Un vescovo è stato rimproverato dalla polizia di non aver fatto abbastanza per “celebrare la diversità”, la cui attuazione è ora – a quanto pare – uno dei compiti della polizia. Una casa d’accoglienza per sacerdoti in pensione ha perso una sovvenzione perché non avrebbe rivelato ai ficcanaso di stato quanti residenti erano omosessuali. Il fatto che non lo avessero mai chiesto è stata presa come prova di omofobia.
I genitori musulmani che hanno disapprovato l’anno scorso il fatto che ai propri figli venissero forniti dei libri in favore dei matrimoni e delle adozioni da parte di persone dello stesso sesso, hanno ottenuto che la loro volontà venisse rispettata e che i libri in questione venissero ritirati. Quest’anno invece, i genitori musulmani e cristiani di un’altra scuola che avevano disapprovato lo stesso materiale non solo hanno visto ignorate le loro proteste, ma sono stati minacciati di denuncia se avessero ritirato i loro bambini.
Vi sono stati nei mesi scorsi casi innumerevoli di persone nelle scuole, negli ospedali e in altre istituzioni che hanno perso il lavoro a causa di vari scrupoli religiosi, spesso, come nella Germania Est del passato, non redarguiti in modo plateale ma traditi in conversazioni private e denunciati alle autorità. Il crimine di una infermiera è stato quello di offrire una preghiera per un paziente, che non si è lamentato ma che ha semplicemente menzionato l’argomento con un’altra infermiera. Un’impiegata di una scuola elementare, Jennie Cain, la cui figlia di cinque anni era stata sgridata per aver parlato di Gesù in classe, è stata licenziata per aver chiesto aiuto alla propria chiesa. Una sua email privata indirizzata ad altri membri della chiesa per chiedere delle preghiere è caduta nelle mani delle autorità.
Il permissivismo, come l’autoritarismo, può essere impiegato per distruggere norme e valori socialmente accettati. La Marina, ad esempio, ha installato una cappella satanista in una nave da guerra per assecondare le inclinazioni di un membro satanista dell’equipaggio. “Cosa avrebbe detto Nelson?”, è una frase fatta dei giornali inglesi sugli scandali della marina, ma in questo caso la domanda sembra legittima. Gli oggetti per il culto satanico vengono forniti anche ai detenuti in carcere che ne hanno bisogno.
Questa campagna sembra provenire da enti non eletti o para-governativi che controllano varie istituzioni – e che non rispondono ai propri elettori – più di quanto venga direttamente dal governo, sebbene il governo aiuti a condurla e vi passi sopra in modo evasivo e sfuggente.
Ognuno di questi casi può essere liquidato come un’aberrazione, ma presi assieme – e ne ho menzionato solo una piccola quantità; ogni giorno ne vengono riferiti molti di più – formano un’immagine molto chiara.
[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://www.theaustralian.news.com.au/story/0,,25361297-7583,00.html?from=public_rss
[2] http://it.wikipedia.org/wiki/Teletubbies
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