L'”affaire” Williamson non è ancora finito.

Il 9 Aprile, sotto il titolo “Negato l’aiuto alla Germania nell’incriminazione del vescovo”, abbiamo appreso che il procuratore della repubblica di Ratisbona che, come si sa, aveva aperto un’inchiesta preliminare, ha sollecitato l’assistenza giuridica da parte delle autorità svedesi per poter interrogare il giornalista della televisione SVT che aveva intervistato il vescovo nel Novembre del 2008.

Il Procuratore Generale svedese ha trasmesso il dossier a Göran Lambertz, “Cancelliere della

giustizia” e specializzato nelle questioni attinenti alla libertà di espressione. Quest’ultimo ha rifiutato la richiesta dei tedeschi: secondo lui, Mons. Williamson non ha commesso in Svezia nessun reato e, poiché non è considerato un sospetto, la costituzione svedese protegge anche la sua libertà di espressione.

Ma, ha precisato il cancelliere, niente impedisce al giornalista di fornire volontariamente delle informazioni da inviare in Germania.