“Signora Presidente, abbiamo appreso poco fa dell’incredibile condanna a sei anni di prigione di due avvocati tedeschi, Horst Mahler e Sylvia Stolz.
Questa terribile condanna è motivata dal fatto che gli interessati esprimono dei punti di vista contrari alla versione ufficiale – sia quanto alla realtà che all’estensione – del dramma concentrazionario durante la seconda guerra mondiale.
Qualunque cosa si pensi delle loro opinioni, è estremamente grave che, nell’Unione Europea, oggi, dei cittadini, per di più avvocati, siano condannati a tali pene per aver discusso un fatto storico.
Sembra che nella Germania di oggi, sedicente democratica, vi siano sempre dei giudici pronti a imbavagliare la libertà di espressione, con lo stesso zelo di un tempo nella Germania nazionalsocialista o nella Germania comunista.
Questo è anche il caso, ahimè, di altri stati dell’Unione, tra cui la Francia. E’ insopportabile, ed è molto grave.
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