Corsa contro il tempo, in Germania, per estradare l’ottantottenne (!) John Demjanjuk dagli Stati Uniti e processarlo in Germania per presunti “crimini nazisti”, prima che il vegliardo possa morire nel suo letto ( http://www.reuters.com/article/idUSTRE51O5M420090225 ).
Le autorità tedesche contano di far estradare Demjanjuk addirittura nelle prossime settimane, per rabbonire il “cacciatore di nazisti” Efraim Zuroff il quale, da Gerusalemme, ha ammonito che il tempo per incriminare il presunto “sterminatore di Sobibor” sta scadendo.
Sul caso di John Demjanjuk il lettore può consultare gli articoli già pubblicati su questo blog (https://www.andreacarancini.it/2008/05/john-demjanjuk-di-fronte-alla/ e https://www.andreacarancini.it/2008/12/demjanjuk-linferno-continua/ ).
Qui basti ribadire che Demjanjuk, che il prossimo 3 Aprile compirà 89 anni, data l’età non è in grado di andare da nessuna parte, ancor meno di sopportare altri processi. Un fatto ovvio per ogni persona di buon senso, ma non per i vampiri dell’industria dell’Olocausto.
Il punto non sono gli 89 anni.
Il punto è se questo individio è o meno colpevole.
Mi pare sia già
stato assolto in
un altro processo
nell’entità sionista.
http://it.peacereporter.net/articolo/14617/Germania+chiede+l'estradizione+della+guardia+nazista+John+Demjanjuk
c’ha pure il giubbotto di pelle nera da nazista il vecchiaccio