“Tutti i palestinesi dovrebbero essere uccisi;
gli uomini, le donne, i bambini e anche il bestiame”
Rabbin Israël Rosen
Questa è una sentenza religiosa emessa l’anno scorso (1) dal rabbino Rosen, direttore dell’Istituto Tsomet, un istituto religioso per studenti e per soldati esistente da lunga data nelle colonie israeliane della Cisgiordania. In un articolo pubblicato da numerosi giornali religiosi israeliani, e ripreso dal giornale di sinistra Haaretz il 26 marzo (2008), Rosen afferma che ci sono degli elementi nella Torah che giustificano questa presa di posizione. Rosen, che ha l’autorità per emettere sentenze religiose per gli ebrei, ha scritto che i Palestinesi sono come il popolo degli Amaleciti che avevano attaccato le tribù ebree mentre andavano a Gerusalemme, condotti da Mosè, dopo la fuga dall’Egitto. Egli ha scritto che Dio ha trasmesso tramite la Torah una sentenza che aveva autorizzato gli Ebrei ad uccidere gli Amaleciti, e che questa sentenza è riconosciuta come facente parte della giurisprudenza ebraica.
Sentenza della Torah
Rosen non esita a definire i Palestinesi come gli “Amaleciti della nostra epoca”. Scrive: “Quelli che uccidono gli studenti mentre stanno recitando la Torah e che inviano missili sulla città di Sdérot, che seminano il terrore fra gli uomini e fra le donne, quelli che ballano sul sangue versato sono gli Amaleciti, e noi dobbiamo rispondere loro con odio. Noi dobbiamo estirpare ogni traccia di umanità nei loro confronti, per permetterci di uscirne vincitori”.
La maggior parte dei rabbini israeliani che emettono sentenze religiose sostiene il punto di vista del rabbino Rosen
In Israele non c’è nessun dubbio che l’attacco ad una scuola religiosa a Gerusalemme, un anno fa, e nel corso del quale furono uccisi otto studenti ebrei, è stata l’occasione per l’emissione di precetti di natura razzista e fomentanti l’odio da parte delle autorità religiose ebraiche. Il giorno dopo l’attentato di Gerusalemme, un certo numero di rabbini guidati da Daniel Satobsky emisero un parere diretto alla gioventù ebraica e “a tutti coloro che credono nella Torah”, secondo il quale occorreva vendicarsi verso i Palestinesi più in fretta possibile. Una settimana dopo, un gruppo di rabbini influenti emisero una sentenza religiosa che autorizzava l’armata israeliana a bombardare le zone civili palestinesi. Questa sentenza è stata emessa dall’ “Associazione dei rabbini della Terra di Israele”, e stabilisce che le leggi religiose ebraiche permettono il bombardamento in Palestina delle zone abitate, nel caso in cui siano il luogo da dove partono gli attacchi contro le zone residenziali ebraiche. Viene precisato che “quando i residenti di città vicine ad infrastrutture e a località abitate ebraiche inviano razzi sulle infrastrutture ebraiche con l’obiettivo di uccidere e di distruggere, la Torah autorizza l’attacco con missili, anche se si tratta di zone residenziali abitate da civili.
Si può notare che queste dichiarazioni deliranti e infiammate hanno preceduto di molti mesi i bombardamenti su Gaza e l’operazione “piombo fuso” che gli ebrei stavano preparando. Ci piacerebbe sapere cosa ne pensano i Vescovi di Francia e in particolare quelli che sono coinvolti (a ragione) nel dialogo fra ebrei e cristiani, e di cosa discutono con i loro omologhi ebrei, oltre alla necessità di insegnare la Shoah.
“Dio rende matti quelli che vuole perdere!”
(1) Aprile 2008. Queste informazioni sono tratte da un articolo molto più sviluppato e pubblicato nel sito:
http://www.france-palestine.org/imprimersans.php3?id_article=8706
del quale consigliamo la lettura.
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