Questa volta, la Svizzera non è stata all’altezza: non è riuscita a raccogliere le 100.000 firme necessarie all’iniziativa popolare “Per la libertà di espressione: no alle museruole”, che aveva per scopo l’abolizione dell’articolo 261 bis del Codice penale, questo articolo famoso che, dal 1995, permette di condannare i revisionisti.
Oltre gli ostacoli incontrati per ottenere delle firme su un tale argomento – di cui la maggior parte della gente se ne infischia – un certo numero di circostanze si sono congiunte per accentuare la difficoltà di questa raccolta di firme.
La Svizzera potrà dunque continuare a condannare i revisionisti e a imprigionarli, come ha fatto con G. A. Amaudruz, messo in prigione precisamente per il suo revisionismo nel 2003 all’età di 83 anni.
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