I SEI MILIONI – VOGLIAMO LE PROVE[1]
Di Austin J. App, 16 Luglio 1949[2]
Time
Rockfeller Center
New York 20, New York
Ai Redattori:
Voglio ringraziarvi sinceramente della vostra lettera del 23 Maggio in cui, per comprovare la dichiarazione di Time che avevo contestato, citate la testimonianza del dr. Wilhelm Hoettl resa il 26 Novembre del 1945, secondo cui vennero “uccisi” sei milioni di ebrei dal regime di Hitler.
Quello che mi ha fatto particolarmente piacere è che la vostra lettera evidenziava che i redattori di Time credono davvero che siano stati uccisi così tanti ebrei e non stanno, come avevo sospettato, semplicemente ripetendo questa vecchia accusa per compiacere i seguaci di Morgenthau.
Eppure, prego di nuovo Time, come ho fatto un anno fa, di effettuare una volta per tutte un’indagine approfondita su questo problema. E’ importante stabilire i fatti, perché ora, ogni volta che qualcuno chiede una Carta Atlantica di (vera) pace per la Germania, viene deriso con l’affermazione “Cosa avete fatto per impedire l’uccisione di sei milioni di ebrei da parte di Hitler?” Di recente, quando dei prelati cattolici hanno protestato per l’espulsione degli arabi dalla Pakestina, da parte dei sionisti, è stata questa la risposta dei sionisti.
Chiaramente, un crimine è sempre un crimine, sia che venga commesso contro uno solo che contro sei milioni. Ma anche la quantità ha la sua importanza. Se ad esempio Hitler, nel 1936, avesse totalmente derubato e inesorabilmente espulso i 700.000 ebrei in Germania e avesse contestualmente permesso che il 20% di loro venissero maltrattati a morte, sarebbe stato un crimine orribile ma non sarebbe stato tanto enorme come l’espulsione di tre milioni di sudeti, sanzionata dall’accordo di Potsdam, con una morte violenta di questi sudeti che è stata valutata nell’ordine delle 600.000 unità. Sono importanti sia i fatti che i numeri, quando si parla di atrocità.
Quando sono venuto in Europa a Giugno, avevo calcolato dalle fonti migliori allora a disposizione che circa 1.500.000 ebrei avevano perso la vita a causa dei nazisti, alcuni dei quali perché erano partigiani e spie, uccisi come gli americani hanno fatto o avrebbero fatto con persone colpevoli di simili reati.
Stando qui da un mese, si stanno accumulando le prove che anche questa stima è troppo alta. Prego di nuovo Time di indagare questa materia in modo approfondito. Sicuramente il fatto che anche voi non possiate citare un’autorità migliore di quella di un “Obersturmbannfuehrer”terrorizzato e isterico, che ha testimoniato quattro anni fa, dovrebbe farvi sospettare che se le cifre da lui fornite avrebbero potuto essere comprovate, coloro che ripetono l’accusa per perseguitare i tedeschi lo avrebbero fatto da molto tempo.
Ma in ogni caso, vi ringrazio sinceramente per la vostra lettera dettagliata e onesta.
Cordiali saluti,
Austin J. App, PhD.
[1] Originariamente pubblicata in: Morgenthau Era Letters: 119 Letters to Newspapers and Newsmakers – Mostly in the Decade from 1941 to 1950 [Lettere dell’era Morgenthau: 119 lettere a giornali e a fabbricanti di notizie – Per la maggior parte nel decennio dal 1941 al 1950], Boniface Press, 1966.
[2] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://www.codoh.com/viewpoints/vpaaproof.html
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