Non sono neppure membro del forum letterario New Right [Nuova Destra], sebbene abbia avuto molte volte il piacere di parlare a questa cordiale assemblea, che include tendenze politiche e religiose molto differenti, e che non può essere sensatamente definita come un gruppo “neonazista”.
Sono orgogliosa di confermare la mia partecipazione al Convegno di Teheran del 2006 sull’Olocausto, che era aperto a tutti le parti in causa qualificate della controversia, al contrario del recente – e antirevisionista – Convegno sui revisionisti di Berlino, sponsorizzato dal governo, che ha spudoratamente impedito la presenza di tutti gli scettici sull’argomento, sia storici che scienziati.
E’ triste dirlo, ma la verità è esattamente opposta alla demonizzazione razzista, fatta dal Jewish Chronicle, dell’Iran come “regime malvagio e dittatoriale”. La realtà è che nei paesi presuntamente democratici del “Mondo Libero” i cittadini e persino gli stranieri (ad esempio, lo storico David Irving) vengono imprigionati semplicemente per aver espresso delle opinioni critiche, o per aver portato avanti le proprie ricerche.
Questi procedimenti giudiziari vengono intrapresi per il solo fatto di avere espresso opinioni dissenzienti sulla storia dell’Olocausto, a prescindere dal merito [degli argomenti]. I revisionisti e i loro avvocati vengono imprigionati senza poter difendere le basi scientifiche dei propri argomenti. […]
Per contrasto, si può soltanto elogiare la politica di amichevole dibattito tenuta dall’ammirevole televisione iraniana, che permette a tutte le parti in causa di confrontarsi.
Se difendere la ricerca razionale, di matrice agnostica, da un lato e i servizi di una televisione imparziale dall’altro, mi fa essere accusata di “creare legami” tra i “neonazisti” e i “fondamentalisti islamici”, allora forse questo fatto riguarda più il carattere irrazionale della nostra democrazia e le interpretazioni fraudolente dei suoi media, che il mio carattere o il mio comportamento.
I fatti dicono che l’Iran è un paese pacifico, in cui gli ebrei non sono maltrattati in alcun modo; al contrario della brutale politica di stato dell’Entità Sionista di Israele verso i palestinesi autoctoni, autenticamente semiti e oppressi senza scampo. La tipica demonizzazione, da parte del vostro giornale, degli oppositori d’Israele non può nascondere questi fatti, e non può neppure occultare il suprematismo razzista intrinseco al progetto sionista.
bisogna riconoscere che sta tipa anche se completamente idiota è una gran bella gnocca
Ciao,
sono un Gay francese totalmente rivoltato dal potere Sionista e franco-massonico ENORME (sopratutto il primo) in Francia.
Ti aggiungio nel mio blog.
LGS
@anonimo, Renouf, idiota ? mai sei tu il deficiente !