Letto sul sito della Jewish telegraphic Agency (http://www.jta.org/cgi-bin/iowa/breaking/108986.html ):
Nuovi fondi in arrivo per i sopravvissuti [dell'”Olocausto”]. Nei suoi negoziati annuali con la Germania, la Conferenza delle riparazioni (Claims Conference) ha ottenuto un supplemento di 320 milioni di dollari da distribuire ai sopravvissuti dell’Olocausto. Questi fondi supplementari, che saranno distribuiti nei prossimi dieci anni, vanno a finanziare sia un aumento dei versamenti fatti ai sopravvissuti, sia l’inclusione di ulteriori sopravvissuti nel programma d’indennizzo, sia il finanziamento dell’assistenza medica alle vittime ebree del nazismo.
Secondo una dichiarazione del Ministero delle Finanze tedesco, circa 71 milioni di dollari saranno destinati, nel 2009, ai sopravvissuti più anziani e bisognosi. La Conferenza delle riparazioni distribuirà tali fondi ad agenzie apposite, che inoltreranno gli aiuti in tutto il mondo.
I sopravvissuti che ricevono pensioni dalla Conferenza delle riparazioni sono complessivamente 65.800. Queste pensioni, erogate in base all’articolo 2 del Fondo per le indennità, aumenteranno pro capite da 427 dollari mensili a 460. L’indennizzo mensile per i sopravvissuti residenti fuori dell’Unione Europea aumenterà da 261 dollari a 281.
Le trattative tra la Conferenza delle riparazioni e il governo tedesco vanno avanti sin dal 1952.
Ecco cosa scrive Norman Finkelstein sul suo sito a proposito della Conferenza delle riparazioni (http://www.normanfinkelstein.com/article.php?ar=204&pg=3 ):
“La Conferenza delle riparazioni venne fondata nel 1951 su iniziativa del governo di Israele per rappresentare gli ebrei della Diaspora nei negoziati con la Germania. La direzione dell’organizzazione venne selezionata da Nahum Goldmann, allora presidente del World Jewish Congress. All’inizio degli anni ’90, il ruolo di Israele nell’organizzazione diminuì, e gli ebrei americani presero il controllo della Conferenza. Alla fine del decennio la Conferenza era diventata una delle organizzazioni ebraiche più ricche del mondo. Attualmente ha sede a New York e ha un bilancio di più di 1.7 miliardi di dollari. La maggior parte di questi soldi è stata acquisita dopo la riunificazione della Germania”.
Dove va a finire il denaro della Shoah? Questa la domanda posta da Finkelstein.
Le spese per il management assommano a decine di milioni di dollari ogni anno. I capi dell’organizzazione godono di molti privilegi, inclusi viaggi in prima classe in tutto il mondo, sistemazioni e pasti in hotel e ristoranti di lusso. Di fatto, secondo Finkelstein, non abbastanza denaro arriva ai sopravvissuti: grosse somme di denaro vengono affidate ad agenzie affinché le distribuiscano ma non è chiaro se il denaro arriva alla destinazione dichiarata. Perchè, continua Finkelstein, i fondi dell’organizzazione vengono affidati a tali agenzie e non vengono ricevuti direttamente da coloro che ne hanno davvero bisogno?
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