Segnalo volentieri l’uscita del romanzo storico NADA TE TURBE[1] di Ariel Levi di Gualdo, già noto agli addetti ai lavori per il suo libro precedente, il saggio ERBE AMARE (sagace e appassionata riflessione controcorrente sul giudaismo e sul sionismo di un cattolico di origine ebraica)[2]. Dalla presentazione che l’autore mi ha inviato leggiamo:
“In una Francia sconvolta dal terrore le Dame del Carmelo di Compiègne sono ghigliottinate a Parigi nel 1794. Sedici donne giunte alla conquista di una libertà interiore che esalta l’emancipazione femminile e i valori di una sana laicità dei popoli; perché uguaglianza, libertà e fraternità sono pilastri del cristianesimo, amalgamati assieme dal senso di solidarietà dallo spirito di carità.
“Dalla debolezza nasce la forza e dall’incertezza la fede: bisogna apprezzare chi ha molti dubbi e diffidare di chi n’è privo. La fede è una logica che si regge sull’assurdo dove la debolezza sta nella sicurezza d’esser possente e il vero vigore nelle fragilità delle insicurezze dove Dio si cela in attesa dell’uomo da rendere forte.
“Composta col metro del romanzo storico, l’opera è una meditazione sul significato eucaristico del martirio e, attraverso un gioco di luci che promanano da un’anima che coglie nel passato con la sensibilità del presente, provoca riflessioni col sottile gioco dei paradossi, dando vita a un linguaggio dello spirito che traduce in fluida narrativa le più profonde essenze spirituali della teologia cristiana.
“Un libro che sfida in modo seducente il torpore dell’uomo moderno toccando la sensibilità dei lettori più raffinati e quella del grande pubblico, inducendo i non credenti a porsi quesiti più profondi ancora”.
ARIEL LEVI DI GUALDO
Stefano Ariel Levi di Gualdo nasce nella Maremma-Toscana e vive gli anni giovanili in Emilia-Romagna. È educato nelle scuole cattoliche, riceve la prima formazione dai benedettini e poi dai gesuiti. Dopo il liceo classico e gli studi universitari si dedica agli approfondimenti di ricerca. Una crisi religiosa lo allontana dal cristianesimo per un decennio. Nel 2004 si ritira tre anni in Sicilia dove riacquista la fede a Siracusa sulle orme dell’Apostolo Paolo. È allievo del teologo gesuita Peter Gumpel, si forma al Collegio San Bernardo in Urbe dai monaci cistercensi, svolge gli studi teologici specialistici sotto la guida dei monaci benedettini nel Pontificio Ateneo Sant’Anselmo e corsi d’approfondimento in Germania. È autore di varie opere di saggistica e dirige la collana teologica del Gruppo Editoriale Bonanno. Nel 2010 è ordinato presbitero dal Vescovo Luigi Negri.
[1] http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-levi_di_gualdo_ariel_s_/isbn-9788877282309/nada_te_turbe_.htm
[2] Ariel Levi di Gualdo, ERBE AMARE – Il secolo del sionismo, Bonanno Editore, Acireale-Roma, 2007.
sono francese ma conosco quella bellissima canzone da Mina…